Il complottismo vince!

Il complottismo vince!

Immaginate il mondo del complottismo come una partita di calcio. In campo scendono le due squadre, ognuna con la propria strategia, ognuna con i propri giocatori, entrambe mosse dalla stessa voglia di segnare un punto, di far gioire i propri sostenitori, di mostrare i limiti degli avversari.

In un lato del campo troviamo i teorici della cospirazione: è un gruppo compatto anche se sfoggia magliette di tanti colori e con scritte tutte diverse. Qualcuno porta sul petto un perentorio “No ai vaccini!”, altri giocatori stanno col naso all’insù e scrutano il cielo indicando le tremende scie chimiche rilasciate dagli aerei. Sulle maglie di alcuni compare il disegno di un astronauta in un set cinematografico, tra di loro discutono su quali missioni lunari siano state falsificate (c’è chi sostiene solo la prima, chi solo quelle con sbarco, chi tutte quante). Molti atleti hanno magliette “contro”: contro il 5G, contro i rettiliani, contro il piano Kalergi e via discorrendo. Non mancano però magliette di sostegno ad altri campioni, vittime dei Poteri Forti che non vogliano farli giocare. Sono magliette che inneggiano a medici radiati, a Nobel screditati, a guaritori vari che grazie a sequenze numeriche, sieri o vitamine sarebbero in grado di curare le malattie più disparate. Ad entrare in campo per ultimi in ordine di tempo sono giocatori che denunciano a gran voce il tremendo complotto del Coronavirus che in realtà non esiste, o che fore esiste ma non è pericoloso, o che è in realtà un’arma creata dagli americani o forse dai francesi o forse dai cinesi…

Ad uno sguardo più attento si può notare che sebbene ogni giocatore entri in campo con una maglietta diversa, allo slogan principale affianca stemmi che supportano cause di altri giocatori. Così uno sciachimista avrà anche gli stemmi No Vax e stop 5G, chi combatte il burattinaio miliardario Soros supporterà anche la lotta contro il Deep State e così via. È questa fitta rete che rende così compatta la squadra cospirazionista: non è importante a cosa in dettaglio credi, importante è sapere che servizi segreti, governi, ESA, NASA, JAXA, WHO, Bill Gates, Big Pharma, comunità scientifica e milioni di altri individui si muovono compatti in una mastodontica e segretissima cospirazione volta a governare subdolamente l’intera umanità. Non un complotto insomma, ma un vero Complottone! Per comodità chiameremo queste persone generalmente Complottisti.

importante è sapere che servizi segreti, governi, ESA, NASA, JAXA, WHO, Bill Gates, Big Pharma, comunità scientifica e milioni di altri individui si muovono compatti in una mastodontica e segretissima cospirazione volta a governare subdolamente l’intera umanità.

La squadra rivale, va da sé, è composta da debunker (persone che ambiscono a smascherare bufale), divulgatori scientifici, scienziati, medici, portali di Fact-checking e via discorrendo. Anche in questo caso il gruppo si presenta eterogeneo, con competenze, esperienze e motivazioni diverse. Ad unire la squadra è però l’ambizione ad usare un metodo comune per discernere notizie fondate da opinioni personali, ricerche rigorose da affermazioni pseudoscientifiche, contenuti meticolosamente verificati da posizioni opinabili, scrupolose analisi da idee strampalate. Per praticità chiameremo questa seconda squadra impropriamente Squadra dei Debunker, raggruppando tutti i membri sotto un unico cappello.

Lo avete notato anche voi? Appena si parla di debunker & Co. gli aggettivi si fanno via via più noiosi e pesanti. Rigoroso, verificato, scrupoloso… Dov’è finita l’allegria della teoria della cospirazione? La freschezza dei più recenti complotti? La libertà di immaginare trame che non devono essere necessariamente coerenti tra loro?

Inizia la partita

Sugli spalti i tifosi si scatenano e gli animi si infiammano, mentre sul campo i giocatori si danno battaglia senza esclusione di colpi. Ecco che le differenti tattiche dei contendenti iniziano però a palesarsi. La squadra dei Debunker, sebbene compatta sul piano tattico ed arroccata nel metodo scientifico, sembra essere priva dei guizzi fantasiosi dei complottisti. Così, quando un No Vax attacca portandosi avanti argomentando che i vaccini provocano l’autismo e che Big Pharma “non ce lo dice, ma lo ha detto il dottor Wakefield”, un divulgatore scientifico difende l’area gridando “Wakefield ha inventato tutto, è stato pure radiato dall’albo!”. Il No Vax dribbla il difensore con un astuto “ecco la prova, lo hanno radiato proprio perché diceva la verità!”. Mentre il divulgatore sta ancora disquisendo sul fatto che Wakefield aveva brevettato altri vaccini, che la sua pubblicazione era fraudolenta, che è stato condannato… Il No Vax è già in area di rigore, pronto al tiro.

Contropiede dei Debunker: a portarsi avanti è un giocatore che espone orgoglioso i meriti delle missioni Apollo. A contrastarlo si palesa un lunacomplottista che al grido di “queste 3 foto lunari sono false!” tenta di sottrargli la palla. L’attaccante controbatte celere facendo notare che “se quelle tre sono false lo dovrebbero essere anche le restanti 6.512”. Il lunacomplottista non si perdere d’animo, e sussurra rapidamente che a meno 100°C la pellicola si sarebbe congelata. Il divulgatore è impantanato nel difficile compito di spiegare la termodinamica, che sulla Luna l’atmosfera è rarefatta, che le macchine fotografiche erano fatte apposta… troppo lento, la palla gli è stata sfilata dal piede: nel tempo che lui spiega un punto il suo avversario è riuscito a inanellare altre 10 prove della cospirazione.

Il Complottone

Ma nell’economia della partita, che cosa dovrebbe essere quindi il Complottone? Un nuovo giocatore? Un arbitro? No, il Complottone è verosimilmente il primo portale che vuole apprezzare e mostrare le tecniche argomentative utilizzate dai teorici della cospirazione. La partita tra complottisti e debunker ha infatti un copione già ben delineato: grazie al sapiente (o incosciente) uso delle fallacie logiche, all’assenza del rigore scientifico ed alla possibilità di riadattare le proprie teorie in base alle necessità il complottismo si presenta più competitivo, snello, rapido e, diciamocelo, più vincente. Ecco, prima lo accettate e meglio è anche per voi, il complottismo vince!

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